∼ Erich Fromm ∼
Psicanalista e sociologo di origine tedesca, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno il 23 marzo 1900, morto a Muralto (Locarno) il 19 marzo 1980. Laureato in filosofia a Heidelberg (1922), dopo aver frequentato (1922-26) i corsi di medicina a Monaco e di psicanalisi a Berlino, insegnò (1929-32) presso l'Istituto di Psicanalisi di Francoforte. Emigrato negli USA nel 1933, ne acquisì la cittadinanza (1940), insegnando alla Columbia University (1934-41), al Bennington College (Vermont), alla Universidad Nacional Autónoma de Mexico (1951-56), alla Michigan State University (1957-61) e infine, dal 1962, all'università di New York.
Autore prolifico e creativo, amato dal pubblico (The art of loving, del 1956, nella sola traduzione italiana [1963] ha visto 27 edizioni con oltre 680.000 copie vendute), ha svolto un'opera divulgativa della psicanalisi preziosa, seppure a volte discutibile (To have or to be?, 1976; trad. it., 1977), centrata nel tentativo di ampliare la dottrina psicanalitica dall'indagine sulla psiche individuale a quella sull'inconscio sociale, riconoscendo all'uomo la possibilità d'incidere sulla realtà, senza subirla passivamente.